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Cessione del quinto Pignoramento

Cessione del quinto: come consolidare i debiti

Come liberarti dai finanziamenti in corso con il consolidamento debiti

La cessione del quinto oltre che ad essere un valido strumento che ti permette di ottenere grosse cifre in breve tempo senza troppa burocrazia è anche una ottima strategia per il consolidamento dei debiti.

Se il tuo debito finanziario sta diventando troppo esoso e mette in crisi la tua stabilità economica il consolidamento debiti tramite la cessione del quinto può essere un’alternativa preziosa.

Situazioni economiche di crisi oppure ragioni contingenti come spese mediche improvvise, diminuzione del salario, situazioni familiari difficili possono comportare al mancato pagamento di una rata, di un mutuo o finanziamento.

A prescindere dalle cause del sovraindebitamento il consolidamento debiti con la cessione del quinto ti permette di unificare tutte le tue spese e ottenere un rifinanziamento a tassi inferiori e/o con tempi di ammortamento maggiori acquisendo così una rata più sostenibile.

Quali debiti posso consolidare?

I tipi di debiti da consolidare sono racchiusi in tre gruppi:

  • Prestiti al consumo: si intendono tutti i tipi di crediti erogati per l’acquisto di beni e/o servizi per soddisfare le esigenze del consumatore (per esempio il prestito richiesto per l’acquisto di un’auto);
  • Finanziamenti finalizzati: comprendono tutte le somme di denaro erogate al consumatore direttamente da banche o istituti creditizi da restituire ratealmente;
  • Carte Revolving: carte di credito che consentono al titolare di rimborsare il credito in modalità principalmente rateale.

Chi può ottenere il consolidamento debiti con la cessione del quinto?

In linea generale qualsiasi debitore con due o più rate può usufruire del consolidamento debiti con la cessione del quinto a patto che sia un dipendente pubblico, statale o parastatale, pensionato o dipendente privato in spa, srl o cooperative con almeno 16 lavoratori.

Anche cattivi pagatori o protestati possono usufruire del consolidamento debiti a patto che rispettino alcuni requisiti come:

  • Avere tra i 18 e gli 86 anni;
  • Essere pensionati, lavoratori dipendenti a tempo indeterminato o determinato ma con un debito non troppo esoso.

Talvolta però la presenza di un garante si rende indispensabile.

Tuttavia, ogni situazione è differente e merita un’analisi personale da parte di un consulente specializzato pertanto se vuoi ulteriori informazioni su questa soluzione di finanziamento o se desideri ricevere un piano su misura, compila il form sottostante o contattaci direttamente!

Un nostro consulente specializzato valuterà la tua specifica situazione e ti fornirà la soluzione adatta a te.

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Cessione del quinto

Cessione del Quinto per Acquisto Auto

Come acquistare un’auto con la cessione del quinto

La cessione del quinto è una soluzione vantaggiosa in diverse situazioni fra cui l’acquisto della propria auto. L’acquisto dell’auto con la cessione del quinto è una valida alternativa per poter comprare la propria auto a rate usufruendo di diversi vantaggi.  

Ricordiamo in primis che la cessione del quinto è una particolare forma di pagamento in cui la rata viene trattenuta direttamente dalla busta paga e/o cedolino con scadenza mensile.

E’ possibile quindi pagare la propria auto a rate rispettando determinate condizioni fra cui:

  • La durata non può superare i 120 mesi (salvo in casi specifici che trovi qui);
  • Si può ottenere un importo massimo di 75.000€ e l’importo della rata non può superare il 20% dello stipendio/pensione mensile netta (per sapere come ottenere il 40% clicca qui);
  • La cessione del quinto è applicabile solo a dipendi pubblici, statali, parapubblici, privati (di srl, spa o cooperative con almeno 16 lavoratori) e pensionati che abbiano massimo 87 anni a scadenza del prestito.

Vantaggi: acquisto auto con cessione del quinto

Il primo fra tutti è che la trattenuta della rata avviene in automatico dallo stipendio e/o cedolino senza dover ricordarsi di effettuare il pagamento.

Grazie alla cessione del quinto per acquisto auto potrai accedere ad importi finanziabili piuttosto alti ottenendo tassi inferiori consolidando i vari finanziamenti in un’unica rata.

Dimentica anticipi o maxi-rata finale: la cessione del quinto per acquisto auto non richiede grandi somme da anticipare.

Non necessiti di garante, anche segnalati, cattivi pagatori, chi ha finanziamenti respinti o ha altri prestiti in corso può usufruirne.

Attraverso la cessione del quinto eviti lunghe file o attese interminabili per richiedere prestiti o finanziamenti in quanto la procedura eseguita dai nostri consulenti è piuttosto breve e immediata.

Auto acquistabili con la cessione del quinto

Non ci sono vincoli per la tipologia di veicoli acquistabili: automobili, moto, scooter, camper, furgoni e quant’altro né tantomeno per lo stato. Il veicolo infatti può essere nuovo, a Km 0 o usato.

Vuoi comprare un’auto con cessione del quinto?

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Cessione del quinto

Cessione del quinto: i passaggi

Quali sono i passaggi di erogazione della cessione del quinto?

L’iter di erogazione della cessione del quinto dello stipendio e/o cedolino si divide in diverse fasi:

  1. Richiesta di preventivo e contatto con un consulente;
  2. Fase Istruttoria: è il primo step di caricamento della cessione del quinto nella quale si raccolgono e inseriscono i documenti necessari: Documento di identità in corso di validità, Codice fiscale o tessera sanitaria, Certificazione del reddito, tramite ultima busta paga, cedolino pensione, cud.

Questa è la documentazione minima richiesta in generale da banche e società finanziarie. Tuttavia, bisogna tener presente che ogni istituto finanziario può richiedere documentazione aggiuntiva, in casi particolari, al fine di poter avviare l’istruttoria.

  1. Delibera e Approvazione: è la procedura di accettazione della cessione del quinto.
  2. Emissione Polizza assicurativa obbligatoria;
  3. Firma dei Contratti
  4. Rilascio Acconto (quando e se richiesto): Molti clienti hanno infatti esigenze immediate di liquidità, per questo diamo loro la possibilità di ricevere subito una parte della cifra richiesta, per far fronte alle spese più impellenti, in attesa di ricevere l’intero importo.
  5. Notifica e Rientro Atto di Benestare: è il documento che conclude l’iter della richiesta di prestito.
  6. Liquidazione Pratica: avviene quasi in contemporanea al rientro dell’Atto di Benestare. Arrivati a questo punto, il cliente, dovrà scegliere se ricevere un Bonifico sul proprio Conto Corrente (scelta più diffusa) o richiedere un assegno circolare.

Tempistiche di erogazione cessione del quinto.

La tempistica media di erogazione della cessione del quinto per dipendenti è di circa 10 giorni mentre quella per i pensionati si riduce a 7 salvo particolari situazioni.

Sei interessato a ricevere una cessione del quinto nel minor tempo possibile?

Ogni situazione è differente e merita un’analisi personale da parte di un consulente specializzato pertanto se vuoi ulteriori informazioni su questa soluzione di finanziamento o se desideri ricevere un piano su misura nel minor tempo possibile, compila il form sottostante o contattaci direttamente!

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Cessione del quinto

Cessione del quinto e licenziamento

Cosa succede se il dipendente viene licenziato?

Dopo la pandemia che ci ha colpiti nel 2020 molte aziende si sono trovate costrette a licenziare i propri dipendenti per crisi economica o calo di produzione. Cosa succede in questi casi in cui il lavoratore aveva già fatto richiesta di cessione del quinto ma si trova senza un lavoro fisso?

Va detto che in caso di cessione del quinto il solo contratto a tempo indeterminato non basta come tutela ai soggetti che erogano il finanziamento. Il prestito, infatti, deve essere tutelato da tutte le possibili situazioni come: licenziamento, dimissioni o perdita del lavoro.

Infatti, troviamo due misure di prevenzione:

Al momento della stipula della cessione del quinto, il lavoratore avrà l’obbligo di aggiungere un’assicurazione obbligatoria (polizza rischio impiego) che servirà a coprire eventuali debiti in caso di pagamenti insolventi da parte del soggetto che ha richiesto il prestito.

Un’altra garanzia è il TFR utile a coprire le rate del prestito in caso di licenziamento del dipendente. Infatti, il datore di lavoro estinguerà il prestito con un versamento finale, trattenendo il debito dal TFR del lavoratore.

Cosa succede in caso di licenziamento per giusta causa e cessione del quinto?

In questa particolare circostanza, essendo del lavoratore la colpa, l’assicurazione non effettua rimborso del rimanente debito di Cessione del Quinto. L’istituto di credito può però predisporre un piano di rientro che permetta all’ex lavoratore di saldare il debito restante.

Cosa succede in caso di licenziamento per fallimento dell’azienda e cessione del quinto?

In questo particolare caso sarà direttamente la società assicurativa a farsi carico del debito qualora il TFR non dovesse bastare a coprire l’intera somma.

Il datore di lavoro però sarà segnalato come cattivo pagatore e questo influirà pesantemente su eventuali richieste future.

Cosa succede in caso di cambio lavoro e cessione del quinto?

Nel caso in cui si verifichi la condizione di un cambio del posto di lavoro e quindi di dimissioni volontarie sarà il nuovo datore di lavoro a subentrare per il pagamento delle rate mensili.

Cosa succede in caso di dimissioni, cambio lavoro o licenziamento di un dipendente pubblico?

Per i dipendenti pubblici la procedura è diversa in quanto non ci sono vincoli sul tfr e subentrerà l’assicurazione o il nuovo datore di lavoro.

Tuttavia, ogni situazione è differente e merita un’analisi personale da parte di un consulente specializzato pertanto se vuoi ulteriori informazioni su questa soluzione di finanziamento o se desideri ricevere un piano su misura nel minor tempo possibile, compila il form sottostante o contattaci direttamente!

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Cessione del quinto

Cessione del quinto pro e conto

La cessione del quinto è una forma di finanziamento a tasso fisso che, come il prestito personale, consente di ottenere rapidamente una somma di denaro senza giustificarne la motivazione.

Può essere richiesta da particolari categorie di consumatori (vedi chi può richiedere la cessione del quinto) e si caratterizza per la rata: non può superare il 20%, cioè un quinto, dello stipendio netto mensile.

Solo per i lavoratori dipendenti l’importo della cessione può aumentare fino ai 2/5 dello stipendio mediante il prestito delega, il cosiddetto doppio quinto.

Scopriamo quanto conviene la Cessione del quinto e i suoi Pro

Partiamo dicendo che la cessione del quinto è fra i tipi di finanziamento più vantaggiosi.

Tra i pro della cessione del quinto troviamo:

  • Tassi di interesse fissi: i tassi effettivi globali medi vengono periodicamente aggiornati e pubblicati dal MEF e dall’INPS e sono fissi pere tutta la durata del prestito;
  • Facilità: le banche sono portate ad accettare una richiesta di cessione del quinto più facilmente perchè corrono un minor rischio: è il datore di lavoro o l’ente pensionistico o un’assicurazione obbligatoria a fare da garante per il richiedente.
  • Rapidità: i tempi di erogazione vanno dai 7 ai 10 giorni;
  • Età: i limiti di età sono alti, fino a 85 anni alla fine del finanziamento.
  • Garanzie: non ci sono garanzie richieste;
  • Motivo del finanziamento: non è necessario indicare o esporre documentazione per il motivo della richiesta;
  • Rata: la rata è sostenibile, fissa e decurtata direttamente dallo stipendio e/o cedolino;
  • Estinzione anticipata: si ha sempre la possibilità di estinguere il debito anticipatamente;
  • Accesso possibile anche per i cattivi pagatori e/o protestati previa verifica.

Ecco quali sono gli svantaggi della cessione del quinto.

Gli svantaggi di questo tipo di finanziamento sono per lo più legati alle figure coinvolte.

Infatti, la cessione del quinto può essere richiesta solamente da dipendenti pubblici, parapubblici, statali, privati di srl, spa o cooperative con almeno 16 dipendenti e pensionati.

Questo esclude delle categorie di lavoratori quali: i liberi professionisti, i dipendenti di imprese molto piccole, i pensionati con pensione minima e i pensionati che ricevono solamente la pensione di invalidità o inabilità.

Tuttavia ogni situazione è differente e merita un’analisi personale da parte di un consulente specializzato pertanto se vuoi ulteriori informazioni su questa soluzione di finanziamento o se desideri ricevere un piano su misura nel minor tempo possibile, compila il form sottostante o contattaci direttamente!

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Cessione del quinto Prestito Personale

Prestiti e finanziamenti disoccupati

Disoccupati, inoccupati, licenziati, casalinghe, studenti sono solo alcune delle categorie solitamente escluse dalla possibilità di richiesta di mutui, finanziamenti o prestiti.

Come sappiamo negli ultimi anni è diventato molto complesso richiedere un prestito senza presentare un documento di reddito che dimostri la possibilità di pagare la rata mensile.

Fortunatamente nel 2022 le cose stanno migliorando in quanto, anche chi non ha un lavoro stabile da dipendente, può ottenere un prestito nel breve termine.

Prestiti e finanziamenti per disoccupati: a chi sono rivolti

Non è semplice ottenere un prestito senza busta paga in assenza di garanzie alternative o un garante, questo perché le banche hanno la necessità di verificare che tu possa restituire il denaro prestato.

Solitamente i prestiti senza busta paga e senza la possibilità di garanzie sono richiesti da:

  • Disoccupati
  • Inoccupati
  • Casalinghe
  • Studenti
  • Lavoratori in nero
  • Autonomi che non dispongono di una busta paga da lavoratore dipendente
  • Redditieri
  • E altre categorie di persone che non dispongono di busta paga, garante o garanzie.

Prestiti e finanziamenti con Garanzie

Se non puoi dimostrare il tuo reddito attraverso una busta paga da lavoratore dipendente devi poter dimostrare alla banca di possedere delle garanzie.

Le garanzie possono essere ipotecarie su immobili di proprietà o su beni mobili (c/c, titoli, obbligazioni ecc) oppure personali grazie all’appoggio di un garante attraverso la fideiussione.

Prestiti e finanziamenti senza Garanzie

Purtroppo, non tutti hanno la possibilità ad accedere a delle vere e proprie garanzie (sia ipotecarie che grazie ad un garante), in questi casi possiamo proporvi delle soluzioni alternative in base al richiedente del prestito:

               Piccoli prestiti per i giovani: i giovani in assenza di busta paga o garanzie possono accedere ad una serie di finanziamenti pensati appositamente per loro come finanziamenti d’onore, prestiti per studenti universitari e prestiti veloci che permettono di accedere alla liquidità in meno di 24 ore.

               Prestiti per disoccupati senza garanzie: anche qui ci sono diverse tipologie di finanziamenti che possono essere richiesti, fra i più conosciuti abbiamo i prestiti fra privati o social lending. Esistono diverse aziende in Italia che offrono questo servizio per chi vuole ottenere un prestito. (scopri come funziona).

Ottieni un prestito o finanziamento

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Cessione del quinto

Rimborso commissioni cessione del quinto

Come chiedere il rimborso delle spese sostenute per la cessione del quinto

Sapevi che alcune delle spese sostenute per la cessione del quinto possono essere rimborsate al momento dell’estinzione anticipata del credito o in fase di rinegoziazione?

Ebbene si, l’art. 125 sexies del Testo Unico delle leggi in materia bancaria e creditizia – D.lgs. n. 141/2010 cita “Il consumatore può rimborsare anticipatamente in qualsiasi momento, in tutto o in parte, l’importo dovuto al finanziatore e in tal caso il consumatore ha diritto ad una riduzione del costo totale del credito, pari all’importo degli interessi e dei costi dovuti per la vita residua del contratto”.

Vediamo come.

Quando puoi ottenere il rimborso delle spese per la cessione del quinto

Quando estinguiamo anticipatamente il debito o intendiamo rinegoziare la cessione del quinto dobbiamo sapere che la legge impone agli istituti di credito la restituzione delle somme non godute.

Per esempio: supponiamo di dover estinguere un debito per 10.000€. La banca calcolerà, oltre alla somma erogata, anche ulteriori spese di gestione rappresentate da una somma percentuale. Questa somma è inclusa nella rata che mensilmente il consumatore paga.

Ovviamente se estingue anticipatamente il finanziamento o decide di rinegoziarlo la banca calcolerà tutte le percentuali delle spese già conteggiate e inserite all’interno delle rate.

Come puoi ottenere il rimborso delle spese per la cessione del quinto

Per ottenere il rimborso delle spese dobbiamo quindi richiedere il conteggio estintivo ovvero un documento che elenca e esamina il debito tenendo in considerazione interessi, Tan, Taeg, spese di istruttoria, assicurazione obbligatoria etc.

Ottieni il rimborso o rinegozia la cessione del quinto

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Cessione del quinto

Cessione del quinto in caso di morte

Cessione del quinto: cosa succede in caso di morte?

Tutti i prestiti con cessione del quinto sono coperti da una polizza assicurativa obbligatoria per legge che tutela entrambi le parti dalla perdita di lavoro e della propria vita.

Il rischio vita è il rischio che il debitore muoia prima della scadenza del contratto di finanziamento. Grazie alla polizza assicurativa per rischio vita, in caso di morte prematura del debitore, è la compagnia assicurativa a rimborsare il debito residuo.

Infatti, il debitore sarà tenuto a versare il premio assicurativo al momento della sottoscrizione del contratto di cessione del quinto.

L’importo del premio varia da diversi fattori quali: l’età del debitore, il sesso, le sue condizioni di salute, la condizione lavorativa e la durata del finanziamento.

Infatti, per esempio, maggiore sarà l’età del richiedente, maggiore è il rischio che muoia prima dell’estinzione del debito e di conseguenza maggiore sarà il premio assicurativo da versare.

Oppure, maggiore sarà la durata del prestito maggiore sarà la somma assicurativa e viceversa.

Chi paga la cessione del quinto in caso di morte?

Come abbiamo detto è la compagnia assicurativa che si occupa di risanare il debito con le banche o gli istituti di credito in caso di morte del debitore.

Nella maggior parte dei casi gli eredi sono svincolati dal pagamento del debito ma ci sono delle eccezioni.

Ogni compagnia assicurativa solitamente applica delle cause di esclusione al momento della stipula del contratto. Se la morte avviene per una delle cause inserite nella polizza assicurativa, la copertura assicurativa non sarà valida e gli eredi dovranno rimborsare la banca creditrice. Fra le più comuni abbiamo:

Quali sono le cause di esclusione nella cessione del quinto in caso di morte?

Fra le cause più comuni applicate nei contratti assicurativi abbiamo:

  • il suicidio del debitore entro 24 mesi dalla firma della polizza;
  • la morte del debitore a causa di comportamenti dolosi;
  • la morte per gravi condizioni di salute già previste nel contratto.

Di norma la compagnia assicurativa richiede un’autocertificazione per valutare il rischio clinico del debitore per cui la compagnia può decidere di escludere alcune cause di morte.

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Anticipo Tfs

Anticipo TFS: come funziona?

Anticipo TFS: ottieni subito tua liquidazione subito!

Disciplinato dal dl 4/2019 all’articolo 23, l’anticipo del TFS (trattamento di fine servizio) è una soluzione grazie alla quale, dopo il pensionamento, è possibile usufruire subito, mediante un finanziamento erogato dal sistema bancario, del TFS.

In virtù di questa possibilità, gli statali che vanno in pensione hanno l’opportunità di vedersi anticipare il TFS, fino a un importo massimo di 45mila euro, non dovendo aspettare i tempi ordinari previsti di solito. Infatti un dipendente pubblico deve attendere anche due anni per ottenere la la prima trance di TFS. E questo lasso di tempo si estende addirittura a cinque anni nel caso in cui si decida di approfittare della pensione anticipata con Quota 100.

Che cosa succede a chi opta per la Quota 100

Entrando più nel dettaglio, coloro che puntano sulla pensione con Quota 100 per il TFS devono aspettare cinque anni dal momento in cui si sono ritirati dal lavoro. A questo lasso di tempo, poi, occorre sommare quello richiesto dall’INPS per poter erogare l’importo: si va da un minimo di 12 mesi a un massimo di 24 mesi.

Qualora l’importo del TFS sia di oltre 100mila euro, esso verrà erogato in tre rate differenti, e di conseguenza per il pagamento completo l’attesa complessiva sarà di 8 anni. Gli statali sono costretti ad aspettare fino a due anni per l’anticipo del TFS.

La domanda di prospetto di liquidazione

Gli statali che intendono richiedere alla banca l’anticipo del TFS sono tenuti a presentare la domanda di prospetto di liquidazione che deve essere trasmessa all’INPS.

I dipendenti pubblici che desiderano ottenere l’anticipo del TFS per la pensione hanno la possibilità di sfruttare il servizio online per presentare a INPS la domanda di quantificazione, sia ricorrendo al patronato che in maniera diretta. I cittadini, quindi, sono liberi di procedere in modo autonomo: il messaggio INPS contiene tutte le istruzioni da seguire e mettere in pratica.

TFS o TFR?

Ma che cosa cambia tra il TFS e il TFR? Tocca al singolo cittadino decidere in base ai casi, con la quantificazione del TFS o del TFR.

La grande differenza è che il TFS viene percepito dal dipendente pubblico ed erogato dall’ INPS mentre il TFR appartiene al dipendente privato e viene liquidato direttamente dall’azienda privata.

Sono due le richieste che possono essere formalizzate con il modello di domanda di quantificazione: la cessione ordinaria e l’anticipo finanziario d.l. n. 4/2019. A quel punto INPS indica la banca che è stata selezionata per l’operazione di finanziamento; o, meglio, mette a disposizione una lista di istituti di credito inclusi nel suo sistema informatico e nel portale del Dipartimento della Funzione Pubblica.

Contattaci o scrivici per tutte le informazioni di cui hai bisogno, un nostro consulente sarà a tua disposizione!

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Cessione del quinto

Tan e Taeg per la Cessione del quinto

Tassi della cessione del quinto: tutto quello che devi sapere

Anche per la cessione del quinto, il Tan e il Taeg sono due aspetti che meritano di essere presi in considerazione con la massima attenzione. Si tratta di due tipi di tassi differenti: il Tan è il tasso annuo nominale, mentre il Taeg è il tasso annuo effettivo globale.

Entrando più nel dettaglio, il Tan è il tasso di interesse che viene applicato al prestito, grazie a cui è possibile calcolare la quota di interesse che dovrà essere versata da chi richiede il finanziamento.

Il Taeg, d’altro canto, corrisponde al tasso annuo effettivo globale, ed è noto anche come indicatore sintetico di costo: corrisponde al valore percentuale che riguarda il costo totale del finanziamento su base annua.

Che differenza c’è tra Tan e Taeg?

Il Tan non deve mai essere confuso con il Taeg e viceversa. Ma quali sono le differenze tra i due tassi?

Il Tan si basa solo sul tasso nominale della quota interessi che deve essere rimborsata. Invece il Taeg tiene conto di tutte le spese accessorie obbligatorie, e comprende lo stesso Tan. Del Taeg, insomma, fanno parte le spese che sono a carico del cliente quando viene sottoscritto il contratto di finanziamento. Nel Taeg sono comprese le spese di apertura e di chiusura della pratica, le spese di revisione del finanziamento, le spese di istruttoria, le spese di garanzia o assicurazione e le spese del prestito supplementari eventualmente previste.

A che cosa serve il Taeg

Anche nel caso della cessione del quinto, il Taeg è utile per mettere a confronto due finanziamenti, proprio perché esso esprime il costo complessivo del prestito. Nel momento in cui si inoltra una richiesta per la cessione del quinto, è proprio al Taeg che occorre dedicare più attenzione.

Non è un caso che in molte campagne pubblicitarie si faccia riferimento al Tan e non al Taeg, visto che quest’ultimo rappresenta una voce di spesa più elevata. Quando si ha intenzione di richiede una cessione del quinto, bisogna sempre informarsi a proposito del Taeg.

I finanziamenti a tasso zero

Quando si parla di finanziamenti a tasso zero, quindi, si dice una piccola bugia: se è vero che il Tan può essere zero, è altrettanto vero che ogni prestito ha un costo, che è determinato dagli oneri accessori che influenzano il Taeg. Ciò non toglie che la cessione del quinto rappresenti comunque una soluzione di prestito più che conveniente.

Vuoi avere un preventivo per la cessione del quinto?

Se desideri maggiori informazioni sulla cessione del quinto, contattaci adesso. Risponderemo a tutte le tue domande, oltre a proporti una soluzione su misura!