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Cessione del quinto

Come richiedere la cessione del quinto

Hai bisogno di un finanziamento per l’acquisto di un’auto o per realizzare il tuo sogno? La Cessione del quinto è la soluzione ideale perché facile da ottenere, se si hanno i requisiti. Ma cos’è e come si fa la richiesta Cessione del quinto?

Cos’è la Cessione del quinto?

La Cessione del quinto è un particolare tipo di finanziamento nato nel 1950 per i dipendenti e i pensionati. Il motivo per cui molte persone fanno richiesta Cessione del quinto è legato proprio alle caratteristiche di quest’ultimo.

La Cessione del Quinto, infatti, è un finanziamento:

  • garantito, ovvero il TFR del dipendente o la pensione sono già di per sé garanzia. Sarà però necessario stipulare un’assicurazione che entra in gioco in caso di morte o perdita dell’impiego;
  • a rata fissa, ovvero ogni mese verrà trattenuta sempre la stessa cifra che, tra l’altro, non può superare 1/5 dello stipendio o della pensione (da qui il nome Cessione del quinto);
  • a trattenuta diretta, ovvero che la rata viene direttamente trattenuta dallo stipendio o dalla pensione quindi non si corre il rischio di dimenticare un pagamento;
  • non finalizzato, ovvero la richiesta Cessione del quinto può essere fatta per qualsiasi cosa e non sarà necessario dare giustificazioni (dall’acquisto di materiale per il lavoro, all’acquisto di un’automobile ecc.).

Richiesta Cessione del quinto: come funziona?

Innanzitutto, la richiesta Cessione del quinto, come già anticipato, può essere fatta da lavoratori (maggiorenni) dipendenti pubblici, statali o privati assunti con regolare contratto a tempo indeterminato e da pensionati che non abbiano superato gli 85 anni. Possono fare richiesta anche i dipendenti con contratto a tempo determinato, ma per un tempo massimo pari alla data di scadenza del contratto stesso.

Può inoltre essere fatta da cittadini stranieri, cattivi pagatori o persone che hanno subito un pignoramento, persone che hanno già fatto richiesta di altri finanziamenti e chi è stato segnalato in CRIF.

La cifra erogata non può superare i 75000€ e le rate mensili consentite sono massimo 120 (10 anni). Può inoltre essere estinto o riformulato in qualsiasi momento.

Documenti necessari

I documenti necessari per la richiesta Cessione del quinto sono:

  • carta d’identità e codice fiscale
  • certificato di stipendio o documento di quota cedibile della pensione
  • copia della busta paga o del cedolino della pensione
  • il TFR maturato (e se non ho il TFR?)

Procedura e costi

Una volta forniti i documenti necessari per avviare la pratica, un consulente prende in carico la richiesta di Cessione del quinto e fornisce un preventivo personalizzato. Dopo la delibera della pratica da parte dell’ente sovventore e la firma del contratto, si dovrà stipulare la polizza assicurativa. A questo punto si fa capo al datore di lavoro, al quale verrà fornito il contratto di cessione e l’atto di benestare (da rinviare firmato all’ente sovventore al fine di far partire la cessione).

La procedura di richiesta Cessione del quinto permette di ricevere la liquidità in tempi davvero brevi, ovvero, al più tardi, entro 60 giorni. Ovviamente, ha dei costi che dipenderanno non solo dalla polizza assicurativa, ma anche dai tassi (TAN e TAEG), dalle spese di istruttoria e dalle commissioni bancarie.

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Cessione del quinto

Cessione del quinto a cattivi pagatori

La Cessione del quinto è un finanziamento non finalizzato che può essere richiesto da tutti i dipendenti statali, pubblici o privati e da chi percepisce una pensione. Trattandosi di un prestito garantito e non finalizzato che si basa su una trattenuta diretta sulla busta paga o sul cedolino della pensione, chiunque può farne richiesta (ne abbiamo parlato nell’articolo Richiesta Cessione del Quinto: tutto quello che c’è da sapere). Ma come funziona con i cattivi pagatori?

Cattivi pagatori: chi sono?

I cattivi pagatori, come i protestati e i pignorati, sono coloro che hanno alle spalle una segnalazione per insolvenza. Solitamente i cattivi pagatori sono segnalati al CRIF (Centrale Rischi Finanziari) per un ritardo nel pagamento di rate di un mutuo o di un prestito. Queste persone difficilmente riusciranno a ottenere un nuovo finanziamento e, qualora ci riuscissero, si tratterebbe di cifre minime a tassi elevati. Per loro, l’unico modo per ottenere un prestito senza problemi è la Cessione del quinto.

Si rimane cattivi pagatori per sempre?

La risposta è no, poiché la lista nera in cui si finisce per un problema finanziario ha una scadenza. Indicativamente il tempo di permanenza nella lista dei cattivi pagatori è legata alla gravità dell’inadempienza e può andare da 12 a 36 mesi. Allo scadere dei 36 mesi, se la situazione non è cambiata, la presenza nella lista nera può comunque essere rinnovata fino a un massimo di 5 anni.

Come scoprire se si è dei cattivi pagatori?

Per scoprire se il proprio nome è finito in una lista di cattivi pagatori, basterà accedere ai SIC (Sistemi di Informazioni Creditizie). Attraverso l’invio di un modulo, corredato di copia del documento d’identità e del Codice Fiscale, sarà possibile scoprire se si è o meno nella lista. In ogni caso, difficilmente si finisce in una lista di cattivi pagatori senza preavviso. Infatti, solitamente, prima si riceve un sollecito di pagamento.

Cessione del quinto: la soluzione per i cattivi pagatori

Come già anticipato, per i cattivi pagatori l’unico modo per ottenere un finanziamento senza grosse difficoltà è la Cessione del quinto. Trattandosi di un prestito non finalizzato a rata fissa trattenuta direttamente dallo stipendio o dalla pensione, la richiesta può essere fatta pressoché da chiunque abbia uno stipendio o una pensione. Essendo infatti il datore di lavoro o l’ente pensionistico a versare la rata mensile all’istituto sovventore, non ci sarà alcun problema di ritardo o di mancato pagamento. Ecco perché la soluzione ideale per cattivi pagatori è la Cessione del quinto.

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Cessione del quinto

Come estinguere la cessione del quinto

La cessione del quinto dello stipendio, o della pensione, è una tipologia di finanziamento molto utilizzata poiché lo stipendio rappresenta per banche ed istituti di credito un’ottima garanzia per l’erogazione del prestito.

Come estinguere la cessione del quinto in anticipo?

In linea con altre tipologie di prestiti e finanziamento è possibile estinguere anticipatamente la cessione del quinto rimborsando la somma dovuta in un’unica soluzione.

La legge prevede la possibilità di effettuare quest’operazione in qualsiasi momento versando la quota residua a volte maggiorata di una penale di estinzione anticipata che può essere al massimo l’1% del capitale rimanente.

In caso di estinzione di un prestito con cessione del quinto prima della sua scadenza naturale, si perderanno le spese di istruttoria e l’imposta di bollo versata al momento dell’apertura del finanziamento.

Conteggio estintivo: cos’è?

Nel caso in cui voleste procedere con l’estinzione anticipata della cessione del quinto l’istituto creditizio sarà tenuto a rilasciarvi il conteggio estintivo ovvero un documento nella quale è riportato il residuo della cessione del quinto da pagare ed eventuali penali.

Grazie a questo documento potrete valutare se è conveniente o meno estinguere anticipatamente la cessione del quinto.

Questo calcolo è differente caso per caso in quanto, oltre al debito rimanente, si valuterà anche il tasso d’interesse ed altri fattori. Tuttavia, come per altre tipologie di prestiti, è conveniente estinguere il finanziamento nella fase iniziale piuttosto che nella finale in quanto le prime rate sono composte principalmente dalla quota interessi e una parte minima di quota capitale, mentre in seguito tale proporzione si rovescia.

Estinzione anticipata come richiederla?

La richiesta di estinzione anticipata della cessione del quinto deve essere effettuata per iscritto alla banca o alla finanziaria che ha erogato il prestito. La richiesta può essere presentata via PEC (Posta Elettronica Certificata), tramite raccomandata oppure direttamente allo sportello della propria banca.

In 15 giorni l’istituto vi presenterà il conteggio estintivo e una volta saldato il debito l’ente invierà comunicazione.

Vuoi provare a richiedere la cessione del quinto?

Il preventivo per valutare una cessione del quinto è totalmente gratuito e, ovviamente, ogni casistica è differente, pertanto, se vuoi ulteriori informazioni su questa soluzione di finanziamento o se desideri ricevere un piano su misura, compila il form sottostante o contattaci direttamente!

Un nostro consulente specializzato valuterà la tua specifica situazione e ti fornirà la soluzione adatta a te.

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Cessione del quinto

Quando viene rifiutata la cessione del quinto

Cessione del quinto rifiutata

Abbiamo pian piano imparato a conoscere la cessione del quinto, una particolare forma di finanziamento per cui l’importo erogato viene restituito attraverso una trattenuta mensile sullo stipendio o pensione del richiedente, non superiore a un quinto del suo valore.

È una forma di prestito che può essere richiesta anche da cattivi pagatori e protestati ma non sempre viene approvata e non sempre dipende solamente dal richiedente, vediamo perché.

Perché la cessione del quinto viene rifiutata?

La cessione del quinto può essere rifiutata sia in caso di dipendente che di pensionato.

Per esempio, la richiesta verrà indubbiamente respinta nel caso di mancata copertura assicurativa obbligatoria o nel caso in cui l’azienda in cui si lavora sia valutata negativamente (vedi qui valutazione aziendale).

Questo avviene se l’azienda in questione ha un bilancio negativo, se non ha almeno 16 dipendenti, o se è una startup.

Quando la cessione del quinto è rifiutata a causa del richiedente

Tutti gli altri principali motivi riguardano il richiedente, per esempio il lavoratore o pensionato può:

  • Avere gravi problemi di salute, lunghi periodi di malattia o infortuni
  • Età troppo avanzata (i pensionati che richiedono la cessione del quinto devono garantirne il termine entro gli 85 anni di età)
  • Gli importi netti di busta paga e/o cedolino soprattutto nel caso del pensionato bisogna valutare il criterio del reddito minimo di sopravvivenza
  • Tipologia di contratto del lavoratore.

Nonostante queste regole, ricordiamo che oggi la cessione del quinto è comunque il prestito personale più diffuso in Italia, sia grazie alla sua praticità che grazie alla richiesta minima di garanzie necessaria ad attivare il finanziamento!

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Cessione del quinto

Chi può richiedere la cessione del quinto

Cessione del quinto: cos’è

La Cessione del Quinto dello stipendio è un tipo di prestito personale a tasso fisso rivolto ai lavoratori dipendenti e pensionati.

Ti offre la possibilità di accedere a un finanziamento e ottenere liquidità immediata per ogni tipo di progetto, imprevisto o acquisto senza giustificarne il motivo.

Ti permette in breve tempo di realizzare qualsiasi progetto o sogno tu abbia tenuto in standby fino ad ora.

Puoi richiedere fino a 75000€ restituibili in 10 anni senza andare ad appesantire le tue entrate con i classici prestiti a tassi elevati.

Cessione del quinto chi può richiederla

La cessione del quinto si adatta a particolari categorie di consumatori:

–             Dipendenti Statali, per esempio, di scuole e università, corpi di polizia e forze armate.

–             Dipendenti Pubblici come gli impiegati nella Sanità o negli Enti Pubblici ed anche i Dipendenti Parapubblici di Poste e Trenitalia.

–             Dipendenti Privati di società di capitali (S.r.l. o S.p.a.) o di cooperative con contratto a tempo indeterminato inseriti in aziende con almeno 16 dipendenti. I dipendenti privati devono possedere un contratto a tempo indeterminato oppure uno a tempo determinato, purché in quest’ultimo caso la restituzione del prestito rientri nel termine del contratto stesso.

–             Pensionati INPS, ex-INPDAP ENASARCO, ENPALS, ENPAM, INARCASSA e gli altri enti previdenziali con un’età massima di 87 anni a fine finanziamento.

Rientrano in queste categorie anche segnalati, protestati, cattivi pagatori previa valutazione della situazione finanziaria.

Sono esclusi i liberi professionisti, disoccupati, casalinghe, precari, studenti universitari e molte altre figure per le quali abbiamo previsto un altro tipo di prestito (vedi qui).         

Rientri in queste categorie e vuoi richiedere la cessione del quinto?

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Cessione del quinto: Simulazione

Cessione del quinto: simulazione

Grazie alla cessione del quinto puoi richiedere un prestito conveniente anche se hai altri finanziamenti in corso.

La cessione è infatti un prestito garantito: la tua rata sarà fissa e non supererà un ⅕ del tuo stipendio o pensione e sarà il tuo datore di lavoro o ente pensionistico a rimborsarla, tramite trattenuta dal tuo cedolino.

Inoltre, potrai ottenere importi consistenti grazie al rimborso fino a 10 anni e la tua richiesta sarà valutata anche se in passato hai avuto disguidi finanziari.

E’ bene ricordare che l’importo finanziabile, la durata del prestito e la rata dipendono da diversi fattori fra cui tipologia di richiedente, stipendio o cedolino, tfr maturato ecc. pertanto ogni prestito è creato su misura per il consumatore.

Cessione del quinto dipendente statale

Per esempio, un dipendente statale di 40 anni potrebbe ottenere un prestito di 25000€ per 120 mesi (10 anni) e, a seconda del suo cedolino, pagare una rata di 252€ scalata direttamente dal suo stipendio.

Cessione del quinto dipendente privato

Allo stesso tempo un dipendente privato di 40 anni che vuole godere dello stesso importo e rimborsare il credito in 120 mesi potrebbe usufruire di una rata di € 290 al mese.

Cessione del quinto dipendente statale o para pubblico

Diverso ancora è il caso di un dipendente statale o para pubblico che a parità di anzianità (40 anni) e di importo richiesto (25000€) potrebbe beneficiare di una rata di € 276.

Cessione del quinto pensionato

Mentre un pensionato di 65 anni che vuole avvalersi di un finanziamento minore di 20000€ sempre della durata di 10 anni potrebbe ottenere una rata di 217€.

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Cessione del quinto: perché richiederla

Cessione del quinto: perché richiederla?

La cessione del quinto è una particolare forma di finanziamento che prevede il rimborso del capitale addebitandolo direttamente sullo stipendio o sul cedolino.

Se sei un lavoratore dipendente oppure un pensionato e vuoi richiedere un finanziamento semplice, immediato e conveniente, puoi usufruire della cessione del quinto del tuo stipendio o della tua pensione.

Questa particolare forma di credito nasce nel dopoguerra per agevolare i dipendenti statali. Ad oggi, fortunatamente, è stata allargata anche a dipendenti pubblici, parastatali, privati di srl o spa e pensionati.

La caratteristica principale è che la trattenuta (ovvero la rata) non può superare più di un quinto dello stipendio tranne in particolari casistiche che trovi qui.

Quali garanzie si devono presentare per accedere alla Cessione del Quinto?

Come detto sopra la cessione del quinto è applicabile solamente a particolari categorie di lavoratori e non richiede alcuna garanzia. Infatti, se in possesso dei requisiti necessari la probabilità di riuscire ad ottenere un prestito è molto alta, tuttavia, l’istituto finanziatore richiede la garanzia del TFR e/o il benestare del datore di lavoro o dell’ente pensionistico.

Quale importo è possibile ottenere con la cessione del quinto?

Trattandosi di un prestito con cessione del quinto la rata non può superare il 20% dello stipendio o del cedolino, pertanto, l’importo ottenibile varia molto da soggetto a soggetto.

Bisogna tenere conto di diversi fattori tra cui:

  • La retribuzione netta del dipendente o del pensionato;
  • Il TFR maturato
  • Gli anni di anzianità lavorativa.

È chiaro che maggiore è la retribuzione netta, il tfr maturato e gli anni di anzianità maggiore sarà l’importo richiedibile da parte del contribuente e viceversa.

Quali sono i costi aggiuntivi della Cessione del Quinto?

Come accade per ogni tipo di prestito anche la cessione del quinto ha dei costi da sostenere per poterne usufruire.

Fra questi troviamo:

  • TAN: il Tasso Annuo Nominale e indica il tasso di interesse applicato dall’istituto finanziario sull’importo lordo del prestito;
  • TAEG: È il Tasso Annuo Effettivo Globale, e come dice il termine stesso, il vero indicatore di costo del prestito.
  • Spese di istruttoria: Sono le spese che l’istituto finanziario addebita al cliente per la valutazione della richiesta di prestito e della gestione della pratica.
  • Spese assicurative: Sono le spese previste per la sottoscrizione dell’assicurazione obbligatoria richiesta a garanzia della somma erogata: la polizza assicurativa sulla Cqs è a carico della banca in quanto è contraente e beneficiaria della copertura, mentre il cliente è l’assicurato.

Ovviamente ogni casistica è differente, pertanto, se vuoi ulteriori informazioni su questa soluzione di finanziamento o se desideri ricevere un piano su misura, compila il form sottostante o contattaci direttamente!

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Cessione del quinto INPS e Pensionati

Come funziona la cessione del quinto per i pensionati?

Anche i pensionati hanno la possibilità di usufruire della formula della cessione del quinto, che prevede il rimborso del capitale ottenuto attraverso una trattenuta sul cedolino mensile. Per i pensionati, pensa a tutto l’INPS (ex-INPdAP), visto che è questo il loro datore di lavoro a tutti gli effetti.

Quali pensionati possono richiedere la cessione del quinto?

Con la legge del 14 maggio 2005, n.80 sono stati ammessi i prestiti ai pensionati estinguibili con cessione fino a un quinto della pensione.

Per poter effettuare la richiesta, il pensionato deve necessariamente richiedere la comunicazione di cedibilità della pensione all’INPS. Il documento che verrà rilasciato indicherà l’importo massimo che la rata mensile non potrà superare calcolata al netto delle trattenute fiscali e previdenziali.

Altri requisiti fondamentali sono durata ed età. Infatti, un pensionato può richiedere un prestito con piano di ammortamento fino a 10 anni che deve terminare entro gli 86 anni di età).

Tuttavia, a priori la cessione del quinto esclude alcune tipologie di pensione rendendole così non finanziabili, nel dettaglio:

  • Le pensioni inferiori a 600€ perché se ridotte dalla rata non garantirebbero il minimo vitale.
  • Pensioni e assegni sociali.
  • Invalidità civili.
  • Assegni mensili per l’assistenza ai pensionati per inabilità.
  • Assegni di sostegno al reddito (VOCRED, VOCOOP, VOESO).
  • Assegni al nucleo familiare.
  • Le pensioni cointestate (ad esempio le reversibilità cointestate tra il coniuge e i figli).
  • Prestazioni di esodo ex art. 4, commi da 1 a 7 – ter, della Legge n. 92/2012.

Quale importo possono ottenere i pensionati con la cessione del quinto?

La somma di denaro che è possibile ottenere attraverso un prestito con la cessione del quinto varia a seconda dell’entità della retribuzione che viene percepita ogni mese, sempre tenendo conto del fatto che la rata da rimborsare può essere al massimo pari a un quinto del cedolino netto.

Quali sono i vantaggi della cessione del quinto INPS per pensionati?

Il vantaggio principale per la cessione del quinto è il tasso di interesse. Infatti, il tasso d’interesse che viene applicato è fisso, mentre il periodo del rimborso può andare da un minimo di 2 anni a un massimo di 10. Anche nel caso in cui si faccia parte dell’elenco dei cattivi pagatori si può accedere a questo tipo di finanziamento, dal momento che entra in gioco la garanzia rappresentata direttamente dall’INPS.

Tuttavia, ogni situazione è differente e merita un’analisi personale da parte di un consulente specializzato pertanto se vuoi ulteriori informazioni su questa soluzione di finanziamento o se desideri ricevere un piano su misura nel minor tempo possibile, compila il form sottostante o contattaci direttamente!

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Cessione del quinto: cassa integrazione

Cessione del quinto: cosa fare in caso di cassa integrazione?

Abbiamo detto che la cessione del quinto si basa su una trattenuta dallo stipendio versata direttamente dal datore di lavoro; quindi, cosa succede se subentra la cassa integrazione?

Cessione del quinto e cassa integrazione: la rata.

Una discriminante importante in caso di concomitanza fra cessione del quinto e cassa integrazione è la rata. Infatti, in caso di cassa integrazione il debitore può richiedere la riduzione della rata soltanto nel caso in cui la sua retribuzione con cassa integrazione sia stata ridotta di almeno un terzo.

Ne consegue che diminuendo la rata della cessione del quinto, il contratto di cessione si allungherà.

E se la diminuzione dello stipendio dovesse essere superiore o inferiore a un terzo?

Nel caso in cui lo stipendio non fosse diminuito di almeno il 33% non sarà possibile richiedere una diminuzione della cessione del quinto, al contrario, se lo stipendio subisse una diminuzione pari o superiore al 50% dello stipendio il debitore potrà richiedere la sospensione totale e momentanea della cessione del quinto chiedendo il subentro dell’assicurazione.

Cessione del Quinto, Cassa Integrazione e Compagnia Assicurativa.

Nel momento in cui la riduzione dello stipendio dovuta alla cassa integrazione fosse superiore al 50% dello stesso il pagamento della cessione del quinto potrà essere in carico alla compagnia assicurativa. Infatti, quest’ultima subentrerà nel pagamento delle rate mensili al posto del debitore per un certo periodo stabilito nell’accordo fra debitore e assicurazione.

Una volta superato il periodo pattuito il debitore tornerà a pagare la cessione del quinto in autonomia.

Come far subentrare la compagnia assicurativa nel pagamento della cessione del quinto?

La sospensione del pagamento della cessione del quinto e il conseguente subentro della compagnia assicurativa non avviene in totale autonomia. Sarà necessario contattare l’istituto presso cui abbiamo acceso il prestito e autorizzare l’azienda a sospendere l’addebito della rata.

Tuttavia, ogni situazione è differente e merita un’analisi personale da parte di un consulente specializzato pertanto se vuoi ulteriori informazioni su questa soluzione di finanziamento o se desideri ricevere un piano su misura nel minor tempo possibile, compila il form sottostante o contattaci direttamente!

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Cessione del quinto Pignoramento

Cessione del quinto: come consolidare i debiti

Come liberarti dai finanziamenti in corso con il consolidamento debiti

La cessione del quinto oltre che ad essere un valido strumento che ti permette di ottenere grosse cifre in breve tempo senza troppa burocrazia è anche una ottima strategia per il consolidamento dei debiti.

Se il tuo debito finanziario sta diventando troppo esoso e mette in crisi la tua stabilità economica il consolidamento debiti tramite la cessione del quinto può essere un’alternativa preziosa.

Situazioni economiche di crisi oppure ragioni contingenti come spese mediche improvvise, diminuzione del salario, situazioni familiari difficili possono comportare al mancato pagamento di una rata, di un mutuo o finanziamento.

A prescindere dalle cause del sovraindebitamento il consolidamento debiti con la cessione del quinto ti permette di unificare tutte le tue spese e ottenere un rifinanziamento a tassi inferiori e/o con tempi di ammortamento maggiori acquisendo così una rata più sostenibile.

Quali debiti posso consolidare?

I tipi di debiti da consolidare sono racchiusi in tre gruppi:

  • Prestiti al consumo: si intendono tutti i tipi di crediti erogati per l’acquisto di beni e/o servizi per soddisfare le esigenze del consumatore (per esempio il prestito richiesto per l’acquisto di un’auto);
  • Finanziamenti finalizzati: comprendono tutte le somme di denaro erogate al consumatore direttamente da banche o istituti creditizi da restituire ratealmente;
  • Carte Revolving: carte di credito che consentono al titolare di rimborsare il credito in modalità principalmente rateale.

Chi può ottenere il consolidamento debiti con la cessione del quinto?

In linea generale qualsiasi debitore con due o più rate può usufruire del consolidamento debiti con la cessione del quinto a patto che sia un dipendente pubblico, statale o parastatale, pensionato o dipendente privato in spa, srl o cooperative con almeno 16 lavoratori.

Anche cattivi pagatori o protestati possono usufruire del consolidamento debiti a patto che rispettino alcuni requisiti come:

  • Avere tra i 18 e gli 86 anni;
  • Essere pensionati, lavoratori dipendenti a tempo indeterminato o determinato ma con un debito non troppo esoso.

Talvolta però la presenza di un garante si rende indispensabile.

Tuttavia, ogni situazione è differente e merita un’analisi personale da parte di un consulente specializzato pertanto se vuoi ulteriori informazioni su questa soluzione di finanziamento o se desideri ricevere un piano su misura, compila il form sottostante o contattaci direttamente!

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