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Cessione del quinto

Quando viene rifiutata la cessione del quinto

Cessione del quinto rifiutata

Abbiamo pian piano imparato a conoscere la cessione del quinto, una particolare forma di finanziamento per cui l’importo erogato viene restituito attraverso una trattenuta mensile sullo stipendio o pensione del richiedente, non superiore a un quinto del suo valore.

È una forma di prestito che può essere richiesta anche da cattivi pagatori e protestati ma non sempre viene approvata e non sempre dipende solamente dal richiedente, vediamo perché.

Perché la cessione del quinto viene rifiutata?

La cessione del quinto può essere rifiutata sia in caso di dipendente che di pensionato.

Per esempio, la richiesta verrà indubbiamente respinta nel caso di mancata copertura assicurativa obbligatoria o nel caso in cui l’azienda in cui si lavora sia valutata negativamente (vedi qui valutazione aziendale).

Questo avviene se l’azienda in questione ha un bilancio negativo, se non ha almeno 16 dipendenti, o se è una startup.

Quando la cessione del quinto è rifiutata a causa del richiedente

Tutti gli altri principali motivi riguardano il richiedente, per esempio il lavoratore o pensionato può:

  • Avere gravi problemi di salute, lunghi periodi di malattia o infortuni
  • Età troppo avanzata (i pensionati che richiedono la cessione del quinto devono garantirne il termine entro gli 85 anni di età)
  • Gli importi netti di busta paga e/o cedolino soprattutto nel caso del pensionato bisogna valutare il criterio del reddito minimo di sopravvivenza
  • Tipologia di contratto del lavoratore.

Nonostante queste regole, ricordiamo che oggi la cessione del quinto è comunque il prestito personale più diffuso in Italia, sia grazie alla sua praticità che grazie alla richiesta minima di garanzie necessaria ad attivare il finanziamento!

Vuoi provare a richiedere la cessione del quinto?

Il preventivo per valutare una cessione del quinto è totalmente gratuito e, ovviamente, ogni casistica è differente, pertanto, se vuoi ulteriori informazioni su questa soluzione di finanziamento o se desideri ricevere un piano su misura, compila il form sottostante o contattaci direttamente!

Un nostro consulente specializzato valuterà la tua specifica situazione e ti fornirà la soluzione adatta a te.

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Cessione del quinto

Chi può richiedere la cessione del quinto

Cessione del quinto: cos’è

La Cessione del Quinto dello stipendio è un tipo di prestito personale a tasso fisso rivolto ai lavoratori dipendenti e pensionati.

Ti offre la possibilità di accedere a un finanziamento e ottenere liquidità immediata per ogni tipo di progetto, imprevisto o acquisto senza giustificarne il motivo.

Ti permette in breve tempo di realizzare qualsiasi progetto o sogno tu abbia tenuto in standby fino ad ora.

Puoi richiedere fino a 75000€ restituibili in 10 anni senza andare ad appesantire le tue entrate con i classici prestiti a tassi elevati.

Cessione del quinto chi può richiederla

La cessione del quinto si adatta a particolari categorie di consumatori:

–             Dipendenti Statali, per esempio, di scuole e università, corpi di polizia e forze armate.

–             Dipendenti Pubblici come gli impiegati nella Sanità o negli Enti Pubblici ed anche i Dipendenti Parapubblici di Poste e Trenitalia.

–             Dipendenti Privati di società di capitali (S.r.l. o S.p.a.) o di cooperative con contratto a tempo indeterminato inseriti in aziende con almeno 16 dipendenti. I dipendenti privati devono possedere un contratto a tempo indeterminato oppure uno a tempo determinato, purché in quest’ultimo caso la restituzione del prestito rientri nel termine del contratto stesso.

–             Pensionati INPS, ex-INPDAP ENASARCO, ENPALS, ENPAM, INARCASSA e gli altri enti previdenziali con un’età massima di 87 anni a fine finanziamento.

Rientrano in queste categorie anche segnalati, protestati, cattivi pagatori previa valutazione della situazione finanziaria.

Sono esclusi i liberi professionisti, disoccupati, casalinghe, precari, studenti universitari e molte altre figure per le quali abbiamo previsto un altro tipo di prestito (vedi qui).         

Rientri in queste categorie e vuoi richiedere la cessione del quinto?

Il preventivo per valutare una cessione del quinto è totalmente gratuito e, ovviamente, ogni casistica è differente, pertanto, se vuoi ulteriori informazioni su questa soluzione di finanziamento o se desideri ricevere un piano su misura, compila il form sottostante o contattaci direttamente!

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Cessione del quinto

Cessione del quinto: Simulazione

Cessione del quinto: simulazione

Grazie alla cessione del quinto puoi richiedere un prestito conveniente anche se hai altri finanziamenti in corso.

La cessione è infatti un prestito garantito: la tua rata sarà fissa e non supererà un ⅕ del tuo stipendio o pensione e sarà il tuo datore di lavoro o ente pensionistico a rimborsarla, tramite trattenuta dal tuo cedolino.

Inoltre, potrai ottenere importi consistenti grazie al rimborso fino a 10 anni e la tua richiesta sarà valutata anche se in passato hai avuto disguidi finanziari.

E’ bene ricordare che l’importo finanziabile, la durata del prestito e la rata dipendono da diversi fattori fra cui tipologia di richiedente, stipendio o cedolino, tfr maturato ecc. pertanto ogni prestito è creato su misura per il consumatore.

Cessione del quinto dipendente statale

Per esempio, un dipendente statale di 40 anni potrebbe ottenere un prestito di 25000€ per 120 mesi (10 anni) e, a seconda del suo cedolino, pagare una rata di 252€ scalata direttamente dal suo stipendio.

Cessione del quinto dipendente privato

Allo stesso tempo un dipendente privato di 40 anni che vuole godere dello stesso importo e rimborsare il credito in 120 mesi potrebbe usufruire di una rata di € 290 al mese.

Cessione del quinto dipendente statale o para pubblico

Diverso ancora è il caso di un dipendente statale o para pubblico che a parità di anzianità (40 anni) e di importo richiesto (25000€) potrebbe beneficiare di una rata di € 276.

Cessione del quinto pensionato

Mentre un pensionato di 65 anni che vuole avvalersi di un finanziamento minore di 20000€ sempre della durata di 10 anni potrebbe ottenere una rata di 217€.

Vuoi richiedere la cessione del quinto?

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Cessione del quinto

Cessione del quinto: perché richiederla

Cessione del quinto: perché richiederla?

La cessione del quinto è una particolare forma di finanziamento che prevede il rimborso del capitale addebitandolo direttamente sullo stipendio o sul cedolino.

Se sei un lavoratore dipendente oppure un pensionato e vuoi richiedere un finanziamento semplice, immediato e conveniente, puoi usufruire della cessione del quinto del tuo stipendio o della tua pensione.

Questa particolare forma di credito nasce nel dopoguerra per agevolare i dipendenti statali. Ad oggi, fortunatamente, è stata allargata anche a dipendenti pubblici, parastatali, privati di srl o spa e pensionati.

La caratteristica principale è che la trattenuta (ovvero la rata) non può superare più di un quinto dello stipendio tranne in particolari casistiche che trovi qui.

Quali garanzie si devono presentare per accedere alla Cessione del Quinto?

Come detto sopra la cessione del quinto è applicabile solamente a particolari categorie di lavoratori e non richiede alcuna garanzia. Infatti, se in possesso dei requisiti necessari la probabilità di riuscire ad ottenere un prestito è molto alta, tuttavia, l’istituto finanziatore richiede la garanzia del TFR e/o il benestare del datore di lavoro o dell’ente pensionistico.

Quale importo è possibile ottenere con la cessione del quinto?

Trattandosi di un prestito con cessione del quinto la rata non può superare il 20% dello stipendio o del cedolino, pertanto, l’importo ottenibile varia molto da soggetto a soggetto.

Bisogna tenere conto di diversi fattori tra cui:

  • La retribuzione netta del dipendente o del pensionato;
  • Il TFR maturato
  • Gli anni di anzianità lavorativa.

È chiaro che maggiore è la retribuzione netta, il tfr maturato e gli anni di anzianità maggiore sarà l’importo richiedibile da parte del contribuente e viceversa.

Quali sono i costi aggiuntivi della Cessione del Quinto?

Come accade per ogni tipo di prestito anche la cessione del quinto ha dei costi da sostenere per poterne usufruire.

Fra questi troviamo:

  • TAN: il Tasso Annuo Nominale e indica il tasso di interesse applicato dall’istituto finanziario sull’importo lordo del prestito;
  • TAEG: È il Tasso Annuo Effettivo Globale, e come dice il termine stesso, il vero indicatore di costo del prestito.
  • Spese di istruttoria: Sono le spese che l’istituto finanziario addebita al cliente per la valutazione della richiesta di prestito e della gestione della pratica.
  • Spese assicurative: Sono le spese previste per la sottoscrizione dell’assicurazione obbligatoria richiesta a garanzia della somma erogata: la polizza assicurativa sulla Cqs è a carico della banca in quanto è contraente e beneficiaria della copertura, mentre il cliente è l’assicurato.

Ovviamente ogni casistica è differente, pertanto, se vuoi ulteriori informazioni su questa soluzione di finanziamento o se desideri ricevere un piano su misura, compila il form sottostante o contattaci direttamente!

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Cessione del quinto

Cessione del quinto INPS e Pensionati

Come funziona la cessione del quinto per i pensionati?

Anche i pensionati hanno la possibilità di usufruire della formula della cessione del quinto, che prevede il rimborso del capitale ottenuto attraverso una trattenuta sul cedolino mensile. Per i pensionati, pensa a tutto l’INPS (ex-INPdAP), visto che è questo il loro datore di lavoro a tutti gli effetti.

Quali pensionati possono richiedere la cessione del quinto?

Con la legge del 14 maggio 2005, n.80 sono stati ammessi i prestiti ai pensionati estinguibili con cessione fino a un quinto della pensione.

Per poter effettuare la richiesta, il pensionato deve necessariamente richiedere la comunicazione di cedibilità della pensione all’INPS. Il documento che verrà rilasciato indicherà l’importo massimo che la rata mensile non potrà superare calcolata al netto delle trattenute fiscali e previdenziali.

Altri requisiti fondamentali sono durata ed età. Infatti, un pensionato può richiedere un prestito con piano di ammortamento fino a 10 anni che deve terminare entro gli 86 anni di età).

Tuttavia, a priori la cessione del quinto esclude alcune tipologie di pensione rendendole così non finanziabili, nel dettaglio:

  • Le pensioni inferiori a 600€ perché se ridotte dalla rata non garantirebbero il minimo vitale.
  • Pensioni e assegni sociali.
  • Invalidità civili.
  • Assegni mensili per l’assistenza ai pensionati per inabilità.
  • Assegni di sostegno al reddito (VOCRED, VOCOOP, VOESO).
  • Assegni al nucleo familiare.
  • Le pensioni cointestate (ad esempio le reversibilità cointestate tra il coniuge e i figli).
  • Prestazioni di esodo ex art. 4, commi da 1 a 7 – ter, della Legge n. 92/2012.

Quale importo possono ottenere i pensionati con la cessione del quinto?

La somma di denaro che è possibile ottenere attraverso un prestito con la cessione del quinto varia a seconda dell’entità della retribuzione che viene percepita ogni mese, sempre tenendo conto del fatto che la rata da rimborsare può essere al massimo pari a un quinto del cedolino netto.

Quali sono i vantaggi della cessione del quinto INPS per pensionati?

Il vantaggio principale per la cessione del quinto è il tasso di interesse. Infatti, il tasso d’interesse che viene applicato è fisso, mentre il periodo del rimborso può andare da un minimo di 2 anni a un massimo di 10. Anche nel caso in cui si faccia parte dell’elenco dei cattivi pagatori si può accedere a questo tipo di finanziamento, dal momento che entra in gioco la garanzia rappresentata direttamente dall’INPS.

Tuttavia, ogni situazione è differente e merita un’analisi personale da parte di un consulente specializzato pertanto se vuoi ulteriori informazioni su questa soluzione di finanziamento o se desideri ricevere un piano su misura nel minor tempo possibile, compila il form sottostante o contattaci direttamente!

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Cessione del quinto

Cessione del quinto: cassa integrazione

Cessione del quinto: cosa fare in caso di cassa integrazione?

Abbiamo detto che la cessione del quinto si basa su una trattenuta dallo stipendio versata direttamente dal datore di lavoro; quindi, cosa succede se subentra la cassa integrazione?

Cessione del quinto e cassa integrazione: la rata.

Una discriminante importante in caso di concomitanza fra cessione del quinto e cassa integrazione è la rata. Infatti, in caso di cassa integrazione il debitore può richiedere la riduzione della rata soltanto nel caso in cui la sua retribuzione con cassa integrazione sia stata ridotta di almeno un terzo.

Ne consegue che diminuendo la rata della cessione del quinto, il contratto di cessione si allungherà.

E se la diminuzione dello stipendio dovesse essere superiore o inferiore a un terzo?

Nel caso in cui lo stipendio non fosse diminuito di almeno il 33% non sarà possibile richiedere una diminuzione della cessione del quinto, al contrario, se lo stipendio subisse una diminuzione pari o superiore al 50% dello stipendio il debitore potrà richiedere la sospensione totale e momentanea della cessione del quinto chiedendo il subentro dell’assicurazione.

Cessione del Quinto, Cassa Integrazione e Compagnia Assicurativa.

Nel momento in cui la riduzione dello stipendio dovuta alla cassa integrazione fosse superiore al 50% dello stesso il pagamento della cessione del quinto potrà essere in carico alla compagnia assicurativa. Infatti, quest’ultima subentrerà nel pagamento delle rate mensili al posto del debitore per un certo periodo stabilito nell’accordo fra debitore e assicurazione.

Una volta superato il periodo pattuito il debitore tornerà a pagare la cessione del quinto in autonomia.

Come far subentrare la compagnia assicurativa nel pagamento della cessione del quinto?

La sospensione del pagamento della cessione del quinto e il conseguente subentro della compagnia assicurativa non avviene in totale autonomia. Sarà necessario contattare l’istituto presso cui abbiamo acceso il prestito e autorizzare l’azienda a sospendere l’addebito della rata.

Tuttavia, ogni situazione è differente e merita un’analisi personale da parte di un consulente specializzato pertanto se vuoi ulteriori informazioni su questa soluzione di finanziamento o se desideri ricevere un piano su misura nel minor tempo possibile, compila il form sottostante o contattaci direttamente!

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Cessione del quinto Pignoramento

Cessione del quinto: come consolidare i debiti

Come liberarti dai finanziamenti in corso con il consolidamento debiti

La cessione del quinto oltre che ad essere un valido strumento che ti permette di ottenere grosse cifre in breve tempo senza troppa burocrazia è anche una ottima strategia per il consolidamento dei debiti.

Se il tuo debito finanziario sta diventando troppo esoso e mette in crisi la tua stabilità economica il consolidamento debiti tramite la cessione del quinto può essere un’alternativa preziosa.

Situazioni economiche di crisi oppure ragioni contingenti come spese mediche improvvise, diminuzione del salario, situazioni familiari difficili possono comportare al mancato pagamento di una rata, di un mutuo o finanziamento.

A prescindere dalle cause del sovraindebitamento il consolidamento debiti con la cessione del quinto ti permette di unificare tutte le tue spese e ottenere un rifinanziamento a tassi inferiori e/o con tempi di ammortamento maggiori acquisendo così una rata più sostenibile.

Quali debiti posso consolidare?

I tipi di debiti da consolidare sono racchiusi in tre gruppi:

  • Prestiti al consumo: si intendono tutti i tipi di crediti erogati per l’acquisto di beni e/o servizi per soddisfare le esigenze del consumatore (per esempio il prestito richiesto per l’acquisto di un’auto);
  • Finanziamenti finalizzati: comprendono tutte le somme di denaro erogate al consumatore direttamente da banche o istituti creditizi da restituire ratealmente;
  • Carte Revolving: carte di credito che consentono al titolare di rimborsare il credito in modalità principalmente rateale.

Chi può ottenere il consolidamento debiti con la cessione del quinto?

In linea generale qualsiasi debitore con due o più rate può usufruire del consolidamento debiti con la cessione del quinto a patto che sia un dipendente pubblico, statale o parastatale, pensionato o dipendente privato in spa, srl o cooperative con almeno 16 lavoratori.

Anche cattivi pagatori o protestati possono usufruire del consolidamento debiti a patto che rispettino alcuni requisiti come:

  • Avere tra i 18 e gli 86 anni;
  • Essere pensionati, lavoratori dipendenti a tempo indeterminato o determinato ma con un debito non troppo esoso.

Talvolta però la presenza di un garante si rende indispensabile.

Tuttavia, ogni situazione è differente e merita un’analisi personale da parte di un consulente specializzato pertanto se vuoi ulteriori informazioni su questa soluzione di finanziamento o se desideri ricevere un piano su misura, compila il form sottostante o contattaci direttamente!

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Cessione del quinto

Cessione del Quinto per Acquisto Auto

Come acquistare un’auto con la cessione del quinto

La cessione del quinto è una soluzione vantaggiosa in diverse situazioni fra cui l’acquisto della propria auto. L’acquisto dell’auto con la cessione del quinto è una valida alternativa per poter comprare la propria auto a rate usufruendo di diversi vantaggi.  

Ricordiamo in primis che la cessione del quinto è una particolare forma di pagamento in cui la rata viene trattenuta direttamente dalla busta paga e/o cedolino con scadenza mensile.

E’ possibile quindi pagare la propria auto a rate rispettando determinate condizioni fra cui:

  • La durata non può superare i 120 mesi (salvo in casi specifici che trovi qui);
  • Si può ottenere un importo massimo di 75.000€ e l’importo della rata non può superare il 20% dello stipendio/pensione mensile netta (per sapere come ottenere il 40% clicca qui);
  • La cessione del quinto è applicabile solo a dipendi pubblici, statali, parapubblici, privati (di srl, spa o cooperative con almeno 16 lavoratori) e pensionati che abbiano massimo 87 anni a scadenza del prestito.

Vantaggi: acquisto auto con cessione del quinto

Il primo fra tutti è che la trattenuta della rata avviene in automatico dallo stipendio e/o cedolino senza dover ricordarsi di effettuare il pagamento.

Grazie alla cessione del quinto per acquisto auto potrai accedere ad importi finanziabili piuttosto alti ottenendo tassi inferiori consolidando i vari finanziamenti in un’unica rata.

Dimentica anticipi o maxi-rata finale: la cessione del quinto per acquisto auto non richiede grandi somme da anticipare.

Non necessiti di garante, anche segnalati, cattivi pagatori, chi ha finanziamenti respinti o ha altri prestiti in corso può usufruirne.

Attraverso la cessione del quinto eviti lunghe file o attese interminabili per richiedere prestiti o finanziamenti in quanto la procedura eseguita dai nostri consulenti è piuttosto breve e immediata.

Auto acquistabili con la cessione del quinto

Non ci sono vincoli per la tipologia di veicoli acquistabili: automobili, moto, scooter, camper, furgoni e quant’altro né tantomeno per lo stato. Il veicolo infatti può essere nuovo, a Km 0 o usato.

Vuoi comprare un’auto con cessione del quinto?

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Cessione del quinto

Cessione del quinto: i passaggi

Quali sono i passaggi di erogazione della cessione del quinto?

L’iter di erogazione della cessione del quinto dello stipendio e/o cedolino si divide in diverse fasi:

  1. Richiesta di preventivo e contatto con un consulente;
  2. Fase Istruttoria: è il primo step di caricamento della cessione del quinto nella quale si raccolgono e inseriscono i documenti necessari: Documento di identità in corso di validità, Codice fiscale o tessera sanitaria, Certificazione del reddito, tramite ultima busta paga, cedolino pensione, cud.

Questa è la documentazione minima richiesta in generale da banche e società finanziarie. Tuttavia, bisogna tener presente che ogni istituto finanziario può richiedere documentazione aggiuntiva, in casi particolari, al fine di poter avviare l’istruttoria.

  1. Delibera e Approvazione: è la procedura di accettazione della cessione del quinto.
  2. Emissione Polizza assicurativa obbligatoria;
  3. Firma dei Contratti
  4. Rilascio Acconto (quando e se richiesto): Molti clienti hanno infatti esigenze immediate di liquidità, per questo diamo loro la possibilità di ricevere subito una parte della cifra richiesta, per far fronte alle spese più impellenti, in attesa di ricevere l’intero importo.
  5. Notifica e Rientro Atto di Benestare: è il documento che conclude l’iter della richiesta di prestito.
  6. Liquidazione Pratica: avviene quasi in contemporanea al rientro dell’Atto di Benestare. Arrivati a questo punto, il cliente, dovrà scegliere se ricevere un Bonifico sul proprio Conto Corrente (scelta più diffusa) o richiedere un assegno circolare.

Tempistiche di erogazione cessione del quinto.

La tempistica media di erogazione della cessione del quinto per dipendenti è di circa 10 giorni mentre quella per i pensionati si riduce a 7 salvo particolari situazioni.

Sei interessato a ricevere una cessione del quinto nel minor tempo possibile?

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Cessione del quinto

Cessione del quinto e licenziamento

Cosa succede se il dipendente viene licenziato?

Dopo la pandemia che ci ha colpiti nel 2020 molte aziende si sono trovate costrette a licenziare i propri dipendenti per crisi economica o calo di produzione. Cosa succede in questi casi in cui il lavoratore aveva già fatto richiesta di cessione del quinto ma si trova senza un lavoro fisso?

Va detto che in caso di cessione del quinto il solo contratto a tempo indeterminato non basta come tutela ai soggetti che erogano il finanziamento. Il prestito, infatti, deve essere tutelato da tutte le possibili situazioni come: licenziamento, dimissioni o perdita del lavoro.

Infatti, troviamo due misure di prevenzione:

Al momento della stipula della cessione del quinto, il lavoratore avrà l’obbligo di aggiungere un’assicurazione obbligatoria (polizza rischio impiego) che servirà a coprire eventuali debiti in caso di pagamenti insolventi da parte del soggetto che ha richiesto il prestito.

Un’altra garanzia è il TFR utile a coprire le rate del prestito in caso di licenziamento del dipendente. Infatti, il datore di lavoro estinguerà il prestito con un versamento finale, trattenendo il debito dal TFR del lavoratore.

Cosa succede in caso di licenziamento per giusta causa e cessione del quinto?

In questa particolare circostanza, essendo del lavoratore la colpa, l’assicurazione non effettua rimborso del rimanente debito di Cessione del Quinto. L’istituto di credito può però predisporre un piano di rientro che permetta all’ex lavoratore di saldare il debito restante.

Cosa succede in caso di licenziamento per fallimento dell’azienda e cessione del quinto?

In questo particolare caso sarà direttamente la società assicurativa a farsi carico del debito qualora il TFR non dovesse bastare a coprire l’intera somma.

Il datore di lavoro però sarà segnalato come cattivo pagatore e questo influirà pesantemente su eventuali richieste future.

Cosa succede in caso di cambio lavoro e cessione del quinto?

Nel caso in cui si verifichi la condizione di un cambio del posto di lavoro e quindi di dimissioni volontarie sarà il nuovo datore di lavoro a subentrare per il pagamento delle rate mensili.

Cosa succede in caso di dimissioni, cambio lavoro o licenziamento di un dipendente pubblico?

Per i dipendenti pubblici la procedura è diversa in quanto non ci sono vincoli sul tfr e subentrerà l’assicurazione o il nuovo datore di lavoro.

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