Il mutuo migliore per il 2023

Il mutuo a tasso fisso

Il mutuo a tasso fisso è un mutuo la cui rata non varia nel tempo, quindi è sicuramente la soluzione ideale quando il mutuo riguarda cifre molto alte distribuite su decenni. Infatti permette al soggetto richiedente di poter pianificare con sicurezza quale sarà la spesa mensile, ad esempio per l’acquisto di una casa, nel medio-lungo termine. Nel 2022 il mutuo a tasso fisso è stato scelto nell’85,5% dei casi, ma sarà il mutuo migliore per il 2023?

Il mutuo a tasso variabile

Il mutuo a tasso variabile, invece, ha una rata mensile che varia, come dice la parola stessa, sulla base dell’andamento dei mercati finanziari, più precisamente in base all’indice di riferimento Euribor. Ciò significa che se aumenta il tasso di interesse (dato dalla somma del parametro Euribor e dello spread), aumenta la rata del mutuo e, viceversa, se diminuisce, diminuirà anche la rata. Questa caratteristica può essere negativa, poiché non permette di fare previsioni a livello di spesa mensile, ma allo stesso tempo vantaggiosa perché permette, in alcuni casi, notevoli risparmi. Sarà quindi il mutuo migliore per il 2023?

Cos’è il mutuo a tasso variabile con rata costante?

La soluzione per alcuni potrebbe essere il mutuo a tasso variabile con rata costante. Questo tipo di mutuo permette di sfruttare eventuali vantaggi dovuti a tassi di interesse bassi, ma allo stesso tempo di non rischiare l’aumento spropositato della rata mensile qualora il tasso dovesse crescere notevolmente. Infatti il soggetto richiedente pagherà sempre la stessa cifra, consapevole del fatto che sarà la durata del piano di ammortamento a modificarsi.

Ma allora qual è il mutuo migliore per il 2023?

Tenendo conto del fatto che il tasso iniziale di un mutuo a tasso variabile è di norma più basso rispetto al mutuo a tasso fisso, bisogna capire, sulla base della somma e del tempo previsto per la restituzione di questa, qual è il mutuo migliore per il 2023. Il tasso variabile è quindi consigliabile in caso di mutuo con durata medio-bassa e/o nel caso in cui il soggetto richiedente abbia la possibilità economica per poter fronteggiare le variazioni, o preveda un miglioramento dal punto di vista delle proprie finanze.

Definire quale sarà il mutuo migliore per il 2023 quindi non è semplice, perché di fatto tutto dipende dal tipo di necessità e dalla disponibilità economica del richiedente. Ad oggi il tasso fisso risulta più conveniente perché il variabile subisce gli aumenti della Bce (Banca centrale europea), soprattutto nel medio-lungo termine.

Secondo l’ABI, nel 2023 l’aumento del costo del denaro dovrebbe raggiungere il 3,5% e stabilizzarsi nel 2024 circa al 3%. Per quanto riguarda l’inflazione, salirà indicativamente del 5,5% nel 2023 e del 2,3% nel 2024. 

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