Contratto a tempo determinato e cessione del quinto

Quando si parla di cessione del quinto si fa riferimento a un particolare finanziamento legato al contratto di lavoro e alla busta paga, oppure alla pensione. Tra i requisiti fondamentali per fare richiesta, infatti, ci sono:

  • Avere contratto di lavoro a tempo indeterminato nel settore pubblico o privato (quest’ultimo con delle restrizioni) oppure avere un contratto a tempo determinato (con delle restrizioni)
  • Essere pensionati
  • Avere un’età compresa tra i 18 e 90 anni (quest’ultimo dato è variabile)
  • Essere residenti in Italia.

Per quanto riguarda i documenti necessari per fare richiesta di cessione del quinto troviamo:

  • documento d’identità e tessera sanitaria validi
  • ultima busta paga (dipendenti pubblici e privati) o ultimo cedolino di pensione/CU (pensionati)
  • certificato stipendiale o di quota cedibile rilasciato dal datore di lavoro o dall’Ente Previdenziale

Contratto a tempo determinato o indeterminato e cessione del quinto: cosa cambia?

Come anticipato, è assolutamente possibile avere un contratto a tempo determinato e richiedere la cessione del quinto. Ma quali sono le differenze per quanto riguarda il finanziamento?

Il fattore temporale

Se il lavoratore fisso può fare richiesta di un finanziamento con cessione del quinto e restituire la somma dilazionandola tra 24 e 120 mesi (ovvero tra 2 anni e 10 anni), il lavoratore con contratto a tempo determinato avrà un limite temporale che corrisponde alla scadenza del contratto stesso. Es. se un lavoratore precario richiede un finanziamento con cessione del quinto ad aprile 2023 e il suo contratto di lavoro scade nel dicembre 2023, potrà dilazionare il pagamento per un totale di 8 mesi (da maggio a dicembre compresi).

Il fattore quantità

Per quantità si intende la cifra massima richiedibile. Se un lavoratore a tempo indeterminato può richiedere fino a 75mila euro, restituibili, come già detto, in massimo 120 rate (ovvero 10 anni), un lavoratore con contratto a tempo determinato, potrà richiedere una cifra restituibile nel lasso di tempo a sua disposizione. Questo considerando che la cessione del quinto è un finanziamento che si basa sulla trattenuta di una % di stipendio e che questa % non può superare il 20% (ovvero 1/5 dell’importo guadagnato). Es. considerando il lavoratore di prima, se costui guadagna 2000€ al mese e ha 8 mesi per restituire il credito ricevuto con la cessione del quinto, considerando che le sue rate mensili non possono superare i 400€, potrà richiedere un massimo di 3200€ (ovvero 400€ moltiplicato per gli 8 mesi di contratto).

Spesso ogni casistica è differente, per questo non perdere l'occasione di chiedere senza impegno ai nostri esperti!

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