Quanto costa la cessione del quinto?

Come per qualsiasi altro finanziamento o prestito, la cessione del quinto ha dei vantaggi, degli svantaggi ma soprattutto dei costi. Ma quali voci comprendono queste spese? E quindi, in line generale, quanto costa la cessione del quinto?

Cessione del quinto: vantaggi e svantaggi

La cessione del quinto è un tipo di finanziamento le cui caratteristiche possono essere estremamente vantaggiose, da un lato, o risultare svantaggiose dall’altro. Queste caratteristiche sono:

  • Finanziamento non finalizzato ovvero si può fare richiesta di una somma di denaro senza doverla giustificare;
  • Credito fino a 75mila euro, anche se, in particolari circostanze, la cifra massima si abbassa notevolmente (es. dipendenti a tempo determinato);
  • Durata da 2 a 10 anni (anche in questo caso per i dipendenti a tempo determinato le tempistiche saranno ridotte);
  • Rate a tasso fisso trattenute direttamente sulla busta paga (per questo, la cessione del quinto può essere richiesta solo da lavoratori con regolare contratto da dipendente);
  • Nessuna garanzia accessoria o garante (ma si ha l’obbligo di pagare una polizza rischio vita e impiego e di fornire contratto di lavoro, ultima busta paga e, in alcuni casi, il TFR).

Quando si definisce quanto costa la cessione del quinto? Come si calcola la spesa? Questo aspetto risulterà una caratteristica vantaggiosa o svantaggiosa?

Cessione del quinto e costi

Per sapere quanto costa la cessione del quinto, bisogna calcolare le varie spese necessarie per l’apertura della pratica nonché il tasso d’interesse applicato alle rate. Di seguito i costi:

  • Costi di gestione del finanziamento (ovvero il costo della gestione e riscossione delle rate da parte della finanziaria)
  • Costi di mediazione (ovvero i costi degli agenti che si preoccupano di interagire col cliente)
  • Spese di istruttoria (spese di apertura pratica e commissioni bancarie)
  • Costo polizza (rischio vita e rischio impiego)
  • Tassi di interesse sulle rate à TAN ovvero Tasso Annuale Nominale, che può andare dal 4% (dipendenti pubblici) al 7% (dipendenti privati). È un costo fisso, che incide solo in parte sulle spese totali della cessione del quinto.

Tutti questi costi sono ben definiti a priori e l’agente che si occupa della mediazione, è tenuto a fornirli nella fase pre-contrattuale. Ecco perché è importante:

  1. Farsi fare più preventivi per valutare quello più vantaggioso
  2. Non basarsi solo sul tasso di interesse ma far attenzione a tutte le voci di spesa, poiché non è il TAN a fare la differenza.
Spesso ogni casistica è differente, per questo non perdere l'occasione di chiedere senza impegno ai nostri esperti!

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