Rinegoziazione del mutuo: quando è conveniente?

Quando si decide di acquistare una casa e si sceglie di accendere un mutuo ipotecario, oltre a stabilire la cifra e la durata del piano di ammortamento, è necessario scegliere il tasso, che può essere fisso o variabile. Non è detto che la scelta fatta quando si stipula il contratto, sia definitiva. Infatti, attraverso la rinegoziazione del mutuo, si possono apportare modifiche. Ma come è possibile? Quando conviene farlo?

Cos’è la rinegoziazione del mutuo?

La rinegoziazione del mutuo è la modifica di una delle variabili che costituiscono il contratto di mutuo stesso. Questa pratica consiste, quindi, nell’apportare variazioni a costo zero del proprio contratto di mutuo con la stessa banca che lo ha erogato.

Si può chiedere la rinegoziazione del mutuo per diversi motivi:

  • per rivedere l’ammontare della rata mensile in caso di difficoltà a pagare
  • per estinguere il mutuo anticipatamente (link articolo dedicato)
  • per modificare il tasso di interesse

Con la rinegoziazione sono le condizioni a variare, a causa di nuove esigenze economiche del soggetto richiedente.

Tali condizioni sono:

  • tasso di interesse e spread: il primo, legato al mercato finanziario, il secondo è un surplus che applica la banca per guadagnare
  • durata del mutuo: si può modificare la durata del piano di ammortamento (da 20 anni a 30 anni per esempio)
  • tipo di contratto: si passa da tasso fisso a tasso viabile o viceversa

Come fare richiesta di rinegoziazione?

Per fare una rinegoziazione del mutuo basta inviare una raccomandata alla banca in cui si elencano le condizioni che si vogliono modificare. La banca a questo punto non dovrà far altro che valutare se accettare e quindi, in caso positivo, ridiscutere il contratto proponendo nuove condizioni.

La rinegoziazione è una pratica, facile, veloce e gratuita, quindi non possono essere addebitati costi aggiuntivi o spese addizionali, non si possono addebitare ulteriori tasse e le garanzie fornite all’inizio vengono mantenute tali e quali.

Che differenza c’è tra rinegoziazione e surroga?

La surroga è una nuova forma di rinegoziazione del mutuo concessa con il decreto legge 7/2007 (confluito poi nella Legge di Bilancio 2008 ovvero la legge 40/2007). È la cosiddetta rinegoziazione mutuo Bersani.

La surroga è la possibilità di spostare il mutuo da una banca a un’altra, rinegoziando le condizioni. È una pratica a costo zero per il cliente che la richiede e non c’è obbligo di estinzione del mutuo iniziale (condizione imprescindibile prima della legge). Grazie a questo tipo di rinegoziazione, il cliente può scegliere una banca o un ente più vantaggioso dal punto di vista del trattamento e delle condizioni.

Lo spostamento del mutuo da una banca a un’altra è gratuito, l’unica spesa da affrontare saranno 35€ di tassa ipotecaria.

Spesso ogni casistica è differente, per questo non perdere l'occasione di chiedere senza impegno ai nostri esperti!

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