Siete indecisi sul tipo di prestito da chiedere perché ancora non avete chiaro il funzionamento della Cessione del quinto? Avete deciso di chiedere un finanziamento ma volete essere sicuri di aver fatto la scelta giusta? Ecco alcune delle domande frequenti sulla Cessione del quinto.
FAQ Cessione del quinto
Cos’è la Cessione del quinto?
La Cessione del quinto è un tipo di finanziamento nato nel dopoguerra, che prevede l’addebito delle rate direttamente sullo stipendio o sulla pensione.
Dal punto di vista legislativo, è disciplinata dalla norma dell’articolo 1260 del Codice Civile e regolata dal DPR n. 180 del 5/01/1950 e dal regolamento attuativo DPR n. 895 del 28/07/1950.
Chi può richiedere la Cessione del quinto?
Questa è una tra le domande frequenti sulla Cessione del quinto più formulata, poiché, pur essendo un finanziamento facile e veloce da ottenere, ci sono dei limiti.
I soggetti che possono richiedere la Cessione del quinto sono:
- lavoratori dipendenti pubblici, statali o privati con regolare contratto di lavoro a tempo indeterminato
- Pensionati
Il range di età per la richiesta è tra i 18 e gli 85 anni.
Inoltre è necessario essere residenti in Italia.
I dipendenti a tempo determinato possono richiedere la Cessione del quinto?
Sì, i dipendenti a tempo determinato possono accedere al finanziamento con un piano di ammortamento che non può superare la data di scadenza del contratto.
E i cattivi pagatori?
Anche in questo caso, la Cessione del quinto, a differenza di altri tipi di prestiti, può essere richiesta senza particolari problematiche.
Quanto può durare un finanziamento con Cessione del quinto?
La durata può variare da un minimo di 24 mesi (2 anni) a un massimo di 120 mesi (10 anni).
Il tasso e la rata sono fissi?
Sì, sia il tasso che la rata sono fissi per tutta la durata del contratto. Inoltre la rata non sarà mai superiore a 1/5 dello stipendio o della pensione.
Come viene erogata la liquidità?
La somma per la quale si fa richiesta di Cessione del quinto può essere erogata tramite bonifico bancario oppure tramite assegno circolare intestato al titolare del finanziamento.
È possibile estinguere in anticipo il debito residuo?
Sì, è possibile.
Cosa succede se perdo il lavoro?
Se il soggetto richiedente perde il lavoro, il debito residuo verrà saldato attingendo dal TFR. Se questo non è abbastanza cospicuo, sarà l’assicurazione a intervenire. Attenzione: in molti casi, la polizza ha la clausola di rivalsa, ovvero una volta stipulato un nuovo contratto di lavoro, il soggetto richiedente dovrà rimborsare la compagnia assicurativa.
E in caso di morte?
Sarà la polizza a saldare il debito.